L’Anello Ciclabile dei Colli Euganei
Gli americani le chiamano le “colline di Venezia”, il poeta inglese Shelley le definì “isole senza mare”: sono i Colli Euganei, antichi vulcani oggi a riposo che emergono dalla pianura padana come tonde cime verdi. Una terra preziosa, amata nei secoli da letterati e nobili, scrigno di eremi, castelli, abbazie, ville venete, canali navigabili e antiche borgate, ma anche di una natura ricca, che unisce biodiversità a tappeti di vitigni che disegnano il paesaggio.
L’Anello Ciclabile dei Colli Euganei è forse il miglior modo per visitare questo territorio, scoprendone le bellezze, i sapori e le tradizioni al ritmo dei pedali.
I Colli Euganei
I Colli Euganei offrono in pochi chilometri paesaggi e sentimenti, lungo un filo conduttore che va da Petrarca, che qui passò gli ultimi anni della sua vita, alla cultura secolare dell’Abbazia di Praglia, fino alle antiche Terme di Abano e Montegrotto. E se è vero che alle emozioni serve dare tempo, i Colli Euganei vanno attraversati con leggerezza e calma, come sanno fare i cicloturisti alla ricerca di esperienze autentiche.
L’esperienza
Perché è di questo che si tratta: di un’esperienza. Percorrere i 63 km di questo anello significa attraversare in poco tempo tutto quello che ha reso il Veneto la regione più visitata dai turisti stranieri: lungo strade solitarie, a pochi km dalle terme e dalle città d’arte del Veneto, si incontrano città medievali, borghi, paesaggi e ville venete, storia e natura, tradizioni e modernità. E questo senza faticare, perché il percorso è pianeggiante e vario, di quelli che si pedalano senza pensieri, lasciandosi andare alla contemplazione.
L’anello si sviluppa all’interno del Parco Naturale dei Colli Euganei e in questo scenario geologico inconfondibile la natura si mostra nella sua ricchezza, tra importanti testimonianze archeologiche e boschi sterminati, nei quali, in passato, trovarono pace – e non fu un caso – eremiti e monaci, ancor oggi presenti presso l’Eremo Camaldolese che svetta sul Monte Rua, visitabile solo dai maschi.
Come percorrere l’itinerario dei Colli Euganei
Trattandosi di un percorso ad anello si può partire da qualunque punto: chi arriva in treno potrà iniziare il tour dalle stazioni di Montegrotto Terme, Este o Monselice, ma anche partire pedalando dalla stazione di Padova.
Immaginando di iniziare da Abano Terme, cuore di una delle aree termali più antiche d’Europa, si seguono i segnavia arrivando in breve a Montegrotto Terme, dove si può fare una prima sosta a Villa Draghi e al Museo del Termalismo. Si sale quindi sull’argine del canale navigabile Battaglia, che lo stesso Petrarca utilizzava per andare in città: qui non può mancare la visita al Castello del Catajo, un colosso di pietra progettato per stupire, con 350 stanze e uno dei più vasti e spettacolari cicli di affreschi del tardo Rinascimento veneto.
Dopo Battaglia Terme è d’obbligo una deviazione per vedere Villa Barbarigo, a Valsanzibio: si dice che il progettista di Versailles abbia preso ispirazione dal suo parco, magnifico esempio di giardino simbolico barocco, nato della promessa di Francesco Barbarigo di creare un paradiso in terra se i figli fossero stati risparmiati dalla peste. A realizzarlo a fine Seicento fu l’architetto e fontaniere pontificio Luigi Bernini, fratello del più famoso Gian Lorenzo.
Tappa successiva, Monselice, che accoglie i viaggiatori nel suggestivo centro storico, perfetto per una sosta e per visitare il Castello e la vicina passeggiata del Santuario Giubilare delle Sette Chiese, sovrastata dalla rocca medioevale.
A pochi chilometri, uno dei borghi più belli d’Italia, Arquà Petrarca, che prende il nome dal poeta che qui visse a lungo e dove ci si può perdere nelle strette vie medievali. Dopo Monselice ci si inoltra nella parte Sud dei Colli, fino a Este, con il suo castello carrarese e il bellissimo Duomo. Merita una sosta anche il paese di Cinto Euganeo con il Museo Paleontologico di Cava Bomba, un interessante esempio di recupero di archeologia industriale.
I vigneti dei Colli Euganei
Si pedala ancora in pianura, ma il panorama non è mai uguale a se stesso: qui cambia la luce, la vegetazione e lo sguardo si allarga fino ai Colli Berici. Inizia la zona dei grandi vini dei Colli, i rossi e il Moscato Fior D’Arancio: le numerose cantine aprono le porte ai visitatori, permettendo di unire al piacere della scoperta quello della tavola.
A Lozzo Atestino la ciclovia effettua il periplo del monte omonimo permettendo di raggiungere il duecentesco Castello di Valbona. Dopo poco si sale al monte Sereo, unica salita del percorso, che regala una magnifica vista sui Colli Euganei e Berici. Conquistata la vetta, a 70 metri sul livello del mare, la strada presenta un breve settore pianeggiante prima di tuffarsi verso il campo da golf di Frassanelle. Lo si costeggia per qualche centinaio di metri fino a raggiungere lo scolo di Rialto che accompagna al punto di partenza passando accanto all’Abbazia di Praglia, autentico gioiello rinascimentale e importante centro spirituale benedettino, ancora oggi attivo e famoso anche per le erbe officinali.
E di qui si ritorna ad Abano o Montegrotto, dove terminare l’esperienza immergendosi nelle celebri acque termali.
L’anello può essere vissuto come un’escursione giornaliera oppure come una proposta di vacanza breve, abbinando alla bicicletta un soggiorno benessere alle terme, una visita ai musei archeologici, alle ville venete e ai centri storici.